AGGIORNAMENTO CCNL N°1-2023
È stato un anno turbolento per gli eventi che si sono susseguiti.
Prendendo consapevolezza di una situazione di stallo che ormai si protraeva da troppo tempo ed anche per l'impulso di alcuni colleghi non associati, A.I.T.S. ha voluto dare un segnale di coerenza con il suo mandato nella delegazione, aprendo alle istanze di tutta la categoria, per trovare una sintesi comune attraverso incontri informativi che hanno portato prima a una convergenza in una chat comune su Whatsapp e successivamente alla decisione di affidarsi a Fabio Benigni (rappresentante sindacale FISTEL-CISL) quale interlocutore più idoneo a portare avanti le nostre idee.
Nel frattempo, infatti, la delegazione volta a trattare il rinnovo del CCNL cambiava più o meno velatamente forma: da una delegazione associativa (nella quale cioè ogni associazione contribuiva con 4 suoi rappresentanti) si è passati sostanzialmente ad una delegazione sindacale, nella quale sono SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL attraverso i propri delegati, a portare avanti la trattativa con la parte datoriale.
Molti colleghi, soci e non, hanno quindi aderito all’invito di convergere nella FISTEL-CISL.
Dopo varie riformulazioni ad oggi la delegazione è composta da Alberto Amato, Maurizio Argentieri, Stefano Civitenga, Marco Fiumara, Valentino Giannì, Vincenzo Nardi e Ciro Scognamiglio, quest'ultimo presidente dell'associazione A.I.A.R.S.E. (aiuti regista e segretarie di edizione).
Come vedete sei colleghi del reparto Suono ed uno del reparto Regia.
Abbiamo cercato di coinvolgere colleghi di altre professioni, ma per diversi motivi, compresa la poca disponibilità di qualcuno, la disillusione sul tema di altri e forse anche per una consuetudine storica dei lavoratori del nostro settore a lasciarsi rappresentare dalla SLC-CGIL, al momento la delegazione rimane rappresentata dalle persone sopra citate.
Tuttavia ci teniamo a sottolineare che, nonostante la composizione della delegazione, non siamo lì per interessi di parte, sia per la serietà delle persone coinvolte su un tema così delicato, sia osservando le proposte che abbiamo portato o porteremo al tavolo delle trattative e che di seguito elencheremo.
Senza entrare troppo nel merito, ma per dare almeno un'idea delle posizioni espresse verso la parte datoriale dalle diverse sigle sindacali (per testimonianza diretta e per i documenti circolati in questo anno), possiamo condividere quanto segue:
ORARIO DI LAVORO
Sia le sigle sindacali che le associazioni che compongono la delegazione della parte datoriale concordano nel sostenere che il contratto debba tener conto delle leggi che regolamentano l'orario di lavoro massimo individuale settimanale, le 55 ore.
Ciò non vuol dire che si dovrà lavorare 55 ore, ma che quello è il limite massimo consentito dalla legge.
Tutte le sigle sindacali vorrebbero inoltre far partire la sperimentazione della rilevazione oraria (che dovrebbe poi portare a una certificazione automatica dell’orario giornaliero di lavoro, con il coinvolgimento diretto dell’I.N.P.S.) ma, a parte un protocollo d'intesa firmato a gennaio 2023, ad oggi non c’è stato alcun avanzamento in merito da parte datoriale, né tantomeno una risposta dell’INPS, probabilmente condizionata anche dai cambi dei vertici dell’Istituto
Come delegazione Fistel CISL la nostra proposta è di partire da una base lavorativa giornaliera di 8 ore continuate, con una pausa di venti minuti consumata all’interno delle 8 ore e con un incremento progressivo del valore degli eventuali straordinari (quindi maggiore per ogni ora lavorata nello stesso giorno). In più si chiede di considerare il superminimo nel calcolo di tutte le maggiorazioni, compresi gli straordinari.
La delegazione SLC CGIL, da quanto abbiamo capito finora, propone invece di mantenere la possibilità sia dell’orario delle “9 +1", delle "8 ore continuate" e delle “7 ore continuate”.
Sulla considerazione del superminimo nel calcolo delle maggiorazioni anche la CGIL dovrebbe essere d'accordo, anche da quanto riportato in un comunicato del 2006 a firma congiunta delle sigle sindacali, ma su questo ad oggi non abbiamo avuto modo di sentire una conferma.
MINIMI SINDACALI
La differenza di visione tra i due sindacati è nella proposta dei minimi sindacali.
La delegazione Fistel CISL propone un'unica tabella economica, suggerendo semplicemente di partire da quel minimo sindacale per i progetti con un budget più basso, mentre la delegazione SLC CGIL ne propone di fatto due, una con valori simili a quella della FISTEL CISL (con EDR) e l’altra più’ bassa in termini economici (senza EDR) per i "low budget".
In tutto questo si aggiunge la difficoltà di conoscere esattamente il budget, oltre quella di stabilire quali siano i parametri che definiscono un progetto low budget.
Su questo argomento vale la pena ricordare come solo l’A.I.T.S. abbia mantenuto il punto in merito, votando un secco NO alla proposta del "doppio" minimo sindacale o, se vogliamo, del minimo sindacale senza EDR, quando ancora la delegazione sindacale si avvaleva dei rappresentanti delle singole associazioni.
Infine i due argomenti che da settembre ad oggi sono ancora all’ordine del giorno al "tavolo delle trattative" riguardano:
l’AGGIORNAMENTO DELLE TABELLE INQUADRAMENTALI e la PRESTAZIONE AGGIUNTIVA IN SESTA GIORNATA (di fatto, l’attuale sabato).
Sulla prima questione la discussione è partita dalla tabella formulata dalla “vecchia” delegazione troupe, che ha riorganizzato i precedenti livelli inquadramentali in una scala più ampia, 9 livelli (ora 8 considerando il 6° livello diviso in A e B), aggiungendo e aggiornando le nuove figure che sono nate dal 1999 ad oggi, 24 anni.
Il tavolo non ha visto ancora nascere un accordo netto in merito: la parte datoriale presenterà a breve un documento chiarendo a tutti la sua posizione in merito, frutto di almeno due riunioni plenarie.
Sulla questione della sesta giornata, invece, tutte le sigle sindacali hanno posto l’attenzione sul mandato ricevuto dai lavoratori nell’assemblea/sciopero del Marzo scorso presso il Cinema Aquila, in merito a un rifiuto netto alla prestazione nella sesta giornata. La parte datoriale su questo argomento ha mostrato molta chiusura, asserendo che la sesta giornata lavorativa - principalmente per le lavorazioni in regime di trasferta - è fondamentale per la sopravvivenza di molte piccole produzioni, o in generale per i costi produttivi che ne scaturirebbero.
Per tentare un punto di incontro tra queste due opposte e ugualmente radicate esigenze, la delegazione Fistel CISL ha proposto una ciclicità della sesta giornata, cioè garantire a tutti i lavoratori della troupe di avere, ogni due settimane in cui si è lavorato per sei giorni, una settimana da cinque giorni.
Cioè una regola fissa, non trattabile che nel tempo diventi una consuetudine.
La proposta della delegazione SLC CGIL rimanda, invece, a una contrattazione di secondo livello, cioè a una riunione preventiva, progetto per progetto, dove accordarsi nel merito.
Anche su questo argomento la situazione non è chiusa, ma siamo forti del fatto che, molto probabilmente, sarà la legge 66 del 2003 sulla "media" delle 48 ore massime individuali a determinare se si potrà o no lavorare anche in sesta giornata, senza sforare appunto il monte ore stabilito dalla legge.
Tutte le sigle sindacali sono concordi che deve essere la percentuale di troupe in diaria a determinare il regime di trasferta e si è proposto che questa percentuale passi dall’attuale 50% + 1 al 70%.
Si è ragionato, inoltre, su quali possano essere i parametri più idonei per determinare tale regime di trasferta: la delegazione FISTEL-CISL vorrebbe che a stabilirlo fosse la residenza dei lavoratori, facilmente riscontrabile anche in un trasparente elenco troupe, o la distanza chilometrica dal luogo della lavorazione rispetto la residenza di ciascuno.
Questo un breve resoconto dell’anno appena passato, sperando di non aver omesso nulla o mal esposto alcune posizioni. Ovviamente, restiamo a disposizione per chi volesse ulteriori approfondimenti nel merito.
Continueremo a lavorare nell’interesse di tutti, anche se la strada è faticosamente in salita.
Un suggerimento: date forza ai sindacati attraverso il tesseramento, qualunque sigla voi scegliate, solo loro possono tutelarci in questo momento e in futuro.
In bocca al lupo a tutti per il prossimo anno “sindacale”.
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